Aquilaia: dalla tradizione vitivinicola etrusca la nostra filosofia
Vinificare in Maremma ed ereditare la simbologia dell’aquila da questi vigneti significa immergersi nella storia, traendo forza da un’esperienza millenaria.
Nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale ed applicando in chiave moderna antiche pratiche agronomiche, Tenuta Aquilaia porta avanti la coltivazione dei vigneti con l’obiettivo di riscoprire nei propri vini le origini più autentiche della tradizione.
maremma: terroir e storia
ALBEGNA:
DOVE ACQUA ED ENERGIA CONFLUISCONO
Quale miglior osservatorio naturale della terrazza che si trova sul tetto della nostra cantina? Da qui lo sguardo spazia sulla vallata dell’Albegna e gli occhi si riempiono di una storia millenaria: la valle è da sempre il centro della cultura etrusca del vino.
Lungo la nostra tenuta scorre il torrente Fosso Sanguinaio che si unisce al fiume Albegna: un luogo prediletto dagli etruschi, come ogni confluenza tra due fiumi. Tangibile la vicinanza del sito etrusco Ghiaccio Forte, insediamento fortificato costruito a difesa delle valli del vino.
ANTICHI VITIGNI E SUOLO MARITTIMO
Guardare le viti e sapere che le origini del Ciliegiolo e del Sangiovese si perdono nella storia etrusca, scoprire che sono vitigni ancora oggi usati da Aquilaia.
Camminare sulla terra consci che il terreno, in epoche geologiche passate, era il fondo del mare.
Immaginare la brezza marina che arriva a carezzare i filari del Vermentino, conferendogli quell’inconfondibile tono marittimo.
Camminare sulla terra consci che il terreno, in epoche geologiche passate, era il fondo del mare.
Immaginare la brezza marina che arriva a carezzare i filari del Vermentino, conferendogli quell’inconfondibile tono marittimo.
La storia è ovunque.

i vini e la cultura etrusca
I semi rinvenuti in alcune sepolture del Chianti e nei siti archeologici della Maremma dimostrano che il popolo etrusco portò la vite dall’Oriente e la acclimatò in Italia; fondamentale l’apporto di tecniche di coltura innovative regalate alla Tuscia.
Gli etruschi furono da sempre interessati all’enologia e produssero da subito vino in quantità. Nella loro cultura il vino ebbe un notevole rilievo, oltre che nei sacrifici rituali in onore degli dei, anche nei banchetti dei nobili, dove veniva arricchito con miele e spezie.


Augures e osservazione del cielo

Un rito antichissimo e potente: gli augures, sacerdoti scelti per interpretare i segni degli Dei dal volo degli uccelli, erano figure importantissime nell’antica Etruria.
Dal loro scrutare e osservare il comportamento dei volatili dipendevano i destini del popolo, dalla costruzione di un nuovo edificio alla buona riuscita del raccolto.
L’avvistamento dell’aquila era ritenuto il segno positivo più forte.
L’avvistamento dell’aquila era ritenuto il segno positivo più forte.
Grazie al valore simbolico del nostro nome, auguriamo ai nostri vini un destino fortunato.